“Viaggiando nel tempo , finiamo nel 1909 in Austria. Tu sei in un pub e bevi una grappa con uno sconosciuto. Sai che studia arte e gli manca un testicolo. Il suo nome è Adolf. A questo punto della sua vita non ha fatto niente di male. Non è deluso, non è arrabbiato, non ha commesso alcun crimine , non va a cena portandosi un coltello in tasca, non ha ucciso nessuno e tantomeno scatenato una guerra mondiale. Tu non lo ammazzi? Se sai che così facendo salveresti la vita a milioni di persone?” La domanda a cui un po’ tutti vorrebbero rispondere. Cosa farei al suo posto? Ho trovato “Una cena quasi perfetta” molto stuzzicante. Divertente si, ma grottesco. Molto grottesco. Una classica “black comedy” dove il buono non è poi tanto buono e dove il cattivo forse è un po’ troppo cattivo.
La storia ci insegna che il buono uccide il cattivo e vissero tutti felici e contenti. Ma se il buono compie peccato, quanto può essere definito tale? Un film che fa riflettere. Mette lo spettatore davanti a delle scelte. Ogni cena dei protagonisti si rivela un punto interrogativo che soltanto la nostra malsana e/o moralista mente può captare e risolvere. I nostri “antieroi” hanno la mania di invitare uno sconosciuto a casa loro per discutere (durante il pasto) di argomenti più o meno tabù come politica, razzismo, sesso droga e rock’n roll ! Ma sappiamo che non tutti hanno lo stesso modo di pensare . Siamo a conoscenza della cattiveria che può generare l’uomo.
Ogni giorno siamo a contatto con criminali, ladri ,assassini. Se ne avessimo l’opportunità, perché allora non eliminare “l’erbaccia”, per mantenere il giardino (mondo) verde e rigoglioso? Tutti odiano le erbacce. Tutti le vorrebbero eliminate da questo mondo. Sotto sotto siamo tutti un po’ falsi moralisti. Vorremmo far del bene, ma con azioni degne del ben noto Freddy Krueger. Insomma, “parliamo bene, ma razzoliamo male”.
La visione di un mondo senza regole fa paura. Se per ogni parere contrario al nostro usassimo del veleno contro il malcapitato “oppositore”, il mondo ahimè sarebbe ormai in carenza di persone. Un film che fa riflettere su quali azioni sono tali da essere ritenute “buone” senza mai dimenticare l’uso della nostra morale.
Un’ultima cosa : se per caso avessimo risposto: “Io gli parlerei e cercherei di convincerlo del contrario”, non sarebbe stato tutto più semplice? Un bel messaggio (nascosto) di pace in questo mondo avvolto dal caos
Una Cena Quasi Perfetta
(The Last Supper )
Stacy Title, USA 1995, 92'
VOTO (max 5)
½
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