IL BLOG DEL CINEMA DA NON-COMPETENTI AMANTI DELLA 7a ARTE

"Bevare! Bevare! Bevare of the big green dragon that sits on your doorstep. He eats little boys! Puppy dog tails
and big, fat snails! Bevare! Take care! Bevare!" (Bela Lugosi in "Glen or Glenda", Ed Wood, 1953)

mercoledì 28 aprile 2010

Hulk


Trama (centraldocinema): "Bruce Banner è diventato uno scienziato quotato proprio come suo padre, il quale, però, compì pericolosi esperimenti di genetica sul figlio: e Bruce, dopo essere stato esposto a una forte irradiazione di raggi gamma, diventa involontariamente il gigantesco verdebilioso Hulk ogni volta che si arrabbia più del dovuto." Questo incredibile Hulk è veramente un disastro. Non ho mai letto il fumetto quindi non voglio fare quello che si lamenta delle incongruenze rispetto alla versione originale, anche perché non ne ho le competenze per parlarne. Certo è che cinematograficamente parlando non riconosco in questo lavoro il buon Ang Lee, che pure aveva fatto bei film (primo su tutti "I segretri di Brockback mountain").
Francamente questo lavoro mi pare all'altezza dei film sui Fantastici 4, ovvero un film per bambini direi, non tanto per le mancate scene di violenza quanto per la profondità e ricchezza della sceneggiatura. Non ci ho trovato proprio nulla. Tutto è quanto di più classico già visto, lo scienziato bello ma un pò sfigato e complessato, la scienziata gnocca, l'etica del buon ricercatore che vuole solo fare del bene all'umanità e non asservire le sue conoscenze per pochi ecc. Ed è inutile che qualcuno cerchi di estrapolare messaggi e commenti sul rapporto padre/figlio o chissà quali altre tematiche; questa volta Lee non era per nulla interessato a dare non dico spessore, ma neanche nemmeno un piccolo bordo al film. Aggiungiamo una regia (molto stranamente) degna di una serie dei Power Rangers o di qualche episodio di CSI ed effetti speciali veramente veramente obbrobriosi oltre che, of course, cannoni, esplosioni, jet, salti mortali e tutte quelle cose che tanto piacciono ai produttori di giocattoli Marvel. La trasformazione di Eric Banner in Hulk è al limite del ridicolo e sinceramente non ho trovato convincente nemmeno (ma questa è opinione personalissima) il look del super "eroe", troppo verde, troppo umano nel viso e con quei famosi jeans politically correct che si allargano e restringono a piacimento. Lasciamo anche perdere alcuni tratti della sceneggiatura come il picco di trash raggiunto con lo scontro tra Hulk e dei cani mutati geneticamente -mi ricordo specialmente un barboncino- che dovrebbero (credo) creare un pò di timore, o il terribile finale imbarazzante per banalità. L'unica cosa che salvo è l'intenzione che aveva Lee, ovvero quella di girare un film in maniera un po' diversa dal solito, più che altro in maniera diversa dai cliché dei film supereroistici (penso a daredevil, agli X men e Blade soprattutto). Ho apprezzato il non utilizzo delle classiche "battute simpaticone" largamente utilizzate dai protagonisti dei film similari, come ho trovato interessante l'utilizzo della segmentazione dell'immagine da linee nere orizzontali e verticali che circoscrivono scene/inquadrature differenti: è originale e riprende un po' la matrice della storia(ovvero l'aspetto visivo del fumetto); tuttavia l'eccesso di questo utilizzo mi ha fatto comunque storcere il naso. Insomma, visti altri film di Ang Lee qui gli unici a dover diventare verdi di rabbia per il risultato del film sono gli spettatori!


HULK
Ang Lee, USA-2003, 138'
VOTO (max 5)
  ½


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