Vi è mai capitato di vivere momenti che vi sembra di aver già visto? Dire “Io me lo ricordo! O meglio, penso di ricordarlo.”. Detto fra noi , molte volte non ricordiamo assolutamente nulla, anzi, magari siamo lontani anni luce dalla verità e ci stiamo solo completamente sbagliando. Ma sentiamo dentro di noi una sensazione che ci pervade per tutto il corpo, e che (senza mezzi termini) ci mette in crisi. Possiamo definirlo con il termine tecnico di déjà vu, ma ancora oggi è un fatto inspiegabile. Nel film “The Butterfly Effect” il protagonista, Evan, ha queste piccole amnesie , dove si risveglia senza essersi ricordato cosa aveva fatto precedentemente.
Quindi il dottore, per aiutarlo a ricordare, lo invita a prendere dei diari, nei quali scrivere tutto ciò che faceva , provava, vedeva. A causa di avvenimenti tragici nella sua vita, tenta e trova rifugio nei suoi diari e durante la lettura di questi scopre di poter tornare indietro nel tempo e di poter modificare il passato per cambiare il presente e ovviamente, migliorare il futuro. Ma , come ci consiglia la frase ad inizio film: “Si dice che il minimo battito d'ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall'altra parte del mondo”, mai sottovalutare la potenza delle nostre azioni. Ogni nostro gesto, parola , insulto, cattiveria, ha una propria conseguenza. Una conseguenza più o meno grave, a seconda di come ci comportiamo. Nel film Evan ha il potere di poter “viaggiare nei ricordi” e quindi di poter modificare (quasi mai come vorrebbe) il passato. Ma noi no. Non abbiamo questo potere, e forse è proprio questa la morale del film. Mai sottovalutare la potenza delle nostre azioni (l’ho già detto, ma serve). Dobbiamo pensare a quali conseguenze può avere un nostro gesto, quanto può far male ad una persona, quanto può essere utile per gli altri e quanto può essere egoistico da parte nostra. Il déjà vu colpisce il protagonista come colpisce noi. Non capiamo perché a volte ricordiamo o proviamo sentimenti o azioni che abbiamo già avuto o commesso, come il protagonista si trova in situazioni a dir poco ridicole quanto macabre (scena con il coltello, ad esempio). Forse l’uomo dovrebbe solo ragionare un attimo e chiedersi: “Sono già stato qui? E se si, perché? Per aiutare qualcuno, o per aiutare me stesso?”. Ovviamente fare i moralisti come sto facendo io non serve a nulla. Non cambierà molto, poiché il déjà vu può sembrare vero, come può sembrare una stupidata incredibile, dovuta al mal funzionamento del nostro cervello. Può essere. Ma il tentare di essere meno egoisti può aiutare a migliorare questo mondo. Il detto “Meglio fare e pentirsi , che pentirsi di non aver fatto” è una cazzata colossale da ragazzine spocchiose , viziate e stupide. Ragionate su ogni singola azione vostra , perché potrebbe salvare una vita ad una persona come distruggerla. E se non volete seguire questo consiglio, sperate almeno di essere vicini alla farfalla.
The Butterfly Effect
Eric Bress - J. Mackye Gruber, USA-2004, 113'
VOTO (max 5)
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