IL BLOG DEL CINEMA DA NON-COMPETENTI AMANTI DELLA 7a ARTE

"Bevare! Bevare! Bevare of the big green dragon that sits on your doorstep. He eats little boys! Puppy dog tails
and big, fat snails! Bevare! Take care! Bevare!" (Bela Lugosi in "Glen or Glenda", Ed Wood, 1953)

giovedì 1 aprile 2010

Black sheep


Visto il nome sembra proprio che questo blog sia il luogo adatto per parlare di "Black Sheep", film indipendente neozelandese che tratta niente popò di meno che di pecore assassine.Ed Wood non credo avrebbe saputo fare di meglio per via di idea trash! La differenza?Nei film di Wood si vedeva la forte presenza del regista, la sua fantasia esageratamente fuori dalle righe, qui no. Le fonti a cui questa opera prima del regista Jonathan King affonda, vanno ricercate nel genere splatter, e più precisamente in quegli autori americani ma non solo che negli anni 70 e 80 hanno portato il genere fuori dallo slasher (venerdì 13 per capirci) tragettandolo verso la commistione con il comico e generando così un trash volontario che ha avuto nella sua storia esempi molto interessanti come alcuni film di Lucio Fulci ma soprattutto come il mito di questo genere, Sam Raimi (penso alla trilogia di "La casa" ma anche al recente "Drag me to hell").
Il film a mio parere non raggiunge però il bilanciamento giusto tra comicità e horror visto negli appena citati (ma anche in altri come Jackson che haimé non conosco ancora bene in questa sua fase) risultando con una visualità splatter ma con contenuti e una sceneggiatura esclusivamente comici, il che toglie certamente spessore al film che non si prende per nulla sul serio (anzi direi). Lo spirito del regista mi sembra vagamente quello del grande Robert Rodriguez in "Planet Terror" per la comicità esagerata ma anche per alcune scene splatter legate alle "trasformazioni disgustose della pelle" (tipiche di David Cronenberg) con molti personaggi che diventano uomini-pecora. Il risultato nel complesso è di un film comico al 100% solo che chi non è abituato a guardare un certo genere di immagini sullo schermo probabilmente farà fatica a mangiare per i giorni a venire. Per onestà intellettuale devo dire però che al di là della trama, al di là degli attori (terribili...) e del troppo sangue/interiora mostrate, il film ha degli interessanti aspetti positivi. Anzitutto le location...veramente molto notevoli (e lo sa bene Peter Jackson che in questi stessi luoghi ha girato la trilogia di "Il Signore degli anelli"). Questo ha certamente giovato all'aspetto visivo del film, soprattutto nella parte iniziale, dove tra abili movimenti di macchina (bisogna proprio ammetterlo) e immagini da cartolina, il film sembrava promettere veramente bene. Inoltre parliamo di un'opera prima di un regista che è riuscito con un budget molto basso (e peraltro in Nuova Zelanda, non a Hollywood) a fare comunque un prodotto che nel suo genere e per le intenzioni che aveva, sta più che in piedi. Una nota personale...vedere dopo anni di film con super effetti speciali fatti al computer tutti questi effetti "reali" come negli anni '80 (piccoli mostri di plastica, pecore giganti, interiora fatte con chissà che) mi fa veramente piacere!

BLACK SHEEP
(Black Sheep)
Jonathan King, Nuova Zelanda-2009, 87'
VOTO (max 5)


Nessun commento:

Posta un commento