IL BLOG DEL CINEMA DA NON-COMPETENTI AMANTI DELLA 7a ARTE

"Bevare! Bevare! Bevare of the big green dragon that sits on your doorstep. He eats little boys! Puppy dog tails
and big, fat snails! Bevare! Take care! Bevare!" (Bela Lugosi in "Glen or Glenda", Ed Wood, 1953)

sabato 3 aprile 2010

La mummia


Nei primi anni '20 a Tebe (Egitto), degli archeologi scoprono la mummia di un sacerdote vecchia più di 2000 anni; leggendo una pergamena coperta da sortilegio riportano in vita la salma che creerà scompiglio per riavere la sua amata reincarnata in una giovane. Il film è il quarto classico horror della Universal Pictures dopo Il fantasma dell'opera (1925) , Dracula (1931) e Frankenstein (1931), serie alla quale si aggiungerà l'uomo lupo, l'uomo invisibile, il mostro della laguna e una infinità di sequel, rinpasti e spin-off (Frankestein contro l'uomo lupo ecc...) che daranno vita effettiva al genere per il grande pubblico. La trama del film è di per sé molto semplice, lineare, simile a quella di Dracula anche se trasportata in un contesto differente; il film fu scritto infatti da John L.Baldestron che collaborò alla stesura dei precedenti Frankenstein e Dracula (appunto).
Nonostante l'intento fosse palesemente quello commerciale di ripetere il successo dei tre film precedenti il lavoro risulta comunque molto piacevole per i buoni giochi di luce, per i rudimentali effetti speciali e soprattutto per l'interpretazione della mummia di Boris Karloff. Inizialmente la parte era stata pensata per Lon Chaney (già Fantasma dell'opera) ma la sua scomparsa improvvisa portò la produzione a puntare su questo attore che aveva appena raggiunto la fama interpretando il mostro in Frankenstein. La cosa che mi fa piacere è vedere come l'approccio alla storia nonostante la commercialità del lavoro non sia di leggerezza, ma cerchi comunque una certa serietà e un certo profilo per creare un prodotto buono non solo per il pubblico. Pensare a uno dei milioni di altri remake come "La mummia" di Stephen Sommers (1999) che perde completamente la vena horror in favore di un registro avventuroso, di battute sarcastiche scontate e di attori belli e aitanti, mi fa certamente rimpiangere quel rigore che ho trovato in questo film che di per sé nasceva sulla stessa idea commerciale molto lontana dal voler fare film d'autore.


LA MUMMIA
(The mummy)
Karl Freund, USA-1932, 73'
VOTO (considerando gli anni in cui è stato fatto...)



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