Lode e Gloria a Rob Zombie e ad “Halloween 2”. C'ho pensato un po' e veramente ha fatto un film molto notevole, degno di nota (nel senso che adesso la sto scrivendo eh eh). Certamente le sue capacità tecniche dietro la macchina da presa sono indubbie, e ce lo dimostra. Inquadrature che sembrano delle fotografie, movimenti di camera da suspence stupendi, utilizzo delle luci e delle ombre notevole, montaggio efficace e pensato. Grande cinema insomma.
Ma al di là di questo, la cosa che colpisce è la sua maniera personalissima di mettere mano a un genere un po' abusato (soprattutto negli 80/90) come lo slasher (vedi tutti gli altri halloween, venerdì 13, scream e le loro “deviazioni” in horror teen movie). Il fulcro di questi film è sempre stato che il cattivo della situazione era cattivo e basta. Mi spiego, il Michael Myers di Carpenter era un omone cattivo e basta...non parlava, sembrava non pensare. Il Jason dei vari venerdì 13 era un massacratore e basta, prendeva il suo coltellaccio e andava ad ammazzare la gente. E tutto questo in un contesto (al di là di alcuni richiami “surreali” di base riconducibili all'horror classico) estremamente reale, concreto, crudo.